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Monti Solivi vino bianco frizzante 2024
Monti Solivi vino bianco frizzante 2024
Tipologia: Vino bianco frizzante metodo ancestrale
Volume alcool: 12,5 gradi
Impossibile caricare la disponibilità di ritiro
“Il contadino che semina compie il più grande atto di fede. La terra premia o condanna come un inflessibile giudice che non rivela mai i motivi del suo giudizio. E bisogna davvero credere nel futuro per affidare un seme fragile alle forze del vento, dell'acqua e del sole”.
Vino bianco frizzante metodo ancestrale dedicato alla terra di Grole, in particolare al fondo Monti Solivi, dove è partita la nostra esperienza aziendale.
Monti Solivi è un vino caratterizzato da bollicine delicate e raffinate, che si presenta con una spuma morbida e vivace nel bicchiere. L’appezzamento di Grole da cui proviene lo chardonnay è coltivato a vigneto fin dal 1764 su un pendio appartenente al “Monte del Fattore” che, insieme al “Monte Pelato” e al “Monte Corna”, forma il gruppo di colline dei “Monti Solivi”, poco sopra il suggestivo abitato di “Grole”. I vigneti sono completamente circondati da secolari siepi campestri. Oltre, un bosco ceduo e prati stabili.
Delicato il sapore del lievito e della crosta di pane. Al palato ha una sapidità equilibrata che rispecchia perfettamente il terroir di origine. La parte vegetale della turbiana e soprattutto la parte aromatica della malvasia fanno sì che il vino acquisisca maggiore complessità e rotondità, con uno sfondo leggermente sulfureo tendente al glicerico che non ne altera la piacevolezza. Bottiglia da 0,75 l, tappo a corona. Scatole da 6 bottiglie/cad. DISPONIBILI DUE TIPOLOGIE: TAPPO GRIGIO (non sboccato, resta sui lieviti fino a quando viene consumato) e TAPPO BIANCO (sboccato a mano a la volee dopo 14 mesi sui lieviti).

Caratteristiche
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Vitigni
Chardonnay 60%, Turbiana 20%, Malvasia bianca 20%.
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Vendemmia
Manuale, in cassettine da circa 20 chilogrammi. Settembre 2024.
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Irrigazione
Avvenuta due volte nel corso di tutta la stagione, solo per emergenza. Impianto ad ala gocciolante.
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Altitudine
Oscilla fra i 130 ed i 140 metri s.l.m. per il vigneto di Grole, circa 200 m per il vigneto di Cavriana.
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Esposizione
Nord/Nord-Ovest vigneto di Grole di Castiglione, esposizione sud per Cavriana.
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Metodo di allevamento
Guyot semplice vigneto di Grole, cordone speronato vigneto di Cavriana.
Vigneti
Lo chardonnay proviene dal vigneto “Monti Solivi”. Messo a dimora nel 2016, il vigneto si estende lungo 13 filari al centro di un appezzamento di circa un ettaro di estensione, completamente circondato da siepi campestri secolari su tutti i lati. Accanto al vigneto, parzialmente adombrato al primo mattino da un vicino bosco ceduo, si trovano due prati stabili. Il vigneto è posto su un declivio laterale del Monte del Fattore, che insieme al Monte Pelato ed al Monte Corna (o delle Scale) forma la catena dei Monti Solivi, appena al di sopra del suggestivo abitato di Grole. L’appezzamento risulta coltivato a vigneto fin da epoca remota. Nel catasto teresiano del 1764 l’area appare annotata quale aratorio vitato. Tra i filari sono stati conservati dopo il nuovo impianto numerosi esemplari di piante risalenti a precedenti vigneti maritati. Si contano una decina di frassini messi a dimora nel 1946 e poi gelsi, mandorli, un maestoso fico, amareni, salici viminali. Resa anno 2024: 50q.li/Ha circa.
La turbiana e la malvasia provengono da vigneto sulla costa meridionale della collina della pieve di Cavriana (MN), in località Bosche. Il vigneto è stato messo a dimora nel 1998. Potato a cordone speronato, su una terra poverissima, bianca, al sole e al vento, senza irrigazione, abbiamo rese bassissime ma uva molto sana e concentrata.
Gestione del suolo
Lo spazio interfilare viene lasciato inerbito con essenze spontanee e periodicamente trinciato. Ciò permette di limitare il dilavamento del suolo (si tratta di una zona collinare) e di arricchire naturalmente il terreno di sostanza organica. Il sottofila del vigneto viene scalzato con un antico aratro agli inizi della stagione primaverile. Lo spazio attorno ad ogni vite viene zappato manualmente. In seguito si passa con le mani per rimuovere eventuali residui vegetali. Concimazione ad anni alterni a base di stallatico. Si conclude con la rincalzatura. Nei mesi estivi l’erba viene sfalciata.
Terreno
Terreno drenante, sassoso, tipicamente morenico.
Vinificazione
Vino frizzante metodo ancestrale (imbottigliamento durante la prima fermentazione). Fermentazione a lieviti indigeni. Basso contenuto di solfiti. Nessuno zucchero aggiunto.

